Internet of Things

Internet of Things: un mercato in Italia da 7,3 miliardi grazie al PNRR

Condividi questa notizia:

Il mercato dell’Internet of Things (IoT) in Italia ha registrato un incremento del 22% rispetto agli anni pre-Covid, raggiungendo un valore di 7,3 miliardi di euro. Come ben sappiamo, l’Internet of Things è ormai alla base della digital transformation, la quale sta modificando nostri sistemi organizzativi, economici e sociali. Le connessioni IoT, infatti, sono arrivate a 93 milioni, di queste 34 milioni sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare (+10%) e 59 milioni utilizzano le altre tecnologie di comunicazione (+15%).

Indice dei contenuti

Internet of Things: significato e origine

Il termine “Internet of Things”, che letteralmente sta per “Internet delle Cose”, viene utilizzato per la prima volta nel 1999 da Kevin Ashton, ricercatore presso il Massachussets Institute of Technology (MIT). Il termine è nato dall’esigenza di dare un nome agli oggetti reali connessi a Internet. Brevemente, indica un insieme di tecnologie che permette di collegare a Internet qualsiasi device. I dispositivi IoT, infatti, sono in grado di effettuare “data collection” in modo sempre rapido e preciso in funzione di specifici ambiti applicativi.

Internet of Things: opportunità e incentivi in Italia

Il governo italiano si sta avvalendo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per incentivare lo sviluppo di soluzioni innovative nell’ambito dell’Internet of Things. In totale le risorse destinate dal PNRR ai progetti riguardanti la tecnologia IoT è 29,78 miliardi di euro. Di questi, sono stati stanziati:

Internet of Things

Internet of Things: esempi e applicazioni

Qualsiasi oggetto connesso alla Rete, che abbia la possibilità di trasmettere e ricevere dati, può essere considerato un dispositivo IoT. L’Internet delle Cose può essere applicato ai seguenti ambiti:

Le applicazioni più diffuse e riuscite in Italia sono quelle legate alle soluzioni più semplici e di immediata realizzazione. Si pensi, per esempio, alla videosorveglianza e alla sicurezza nelle smart home.

IoT e risparmio energetico

I dispositivi collegati alla Rete possono garantire anche un notevole risparmio energetico, in quanto consentono, ad esempio, di monitorare i consumi elettrici degli elettrodomestici o più in generale i consumi complessivi della casa, permettendo in tal modo di ridurre gli sprechi. Inoltre, i dispositivi IoT sono in grado da soli di attivarsi e disattivarsi, non utilizzando quindi elettricità inutilmente. Se, per esempio, le luci di casa si spengono automaticamente quando il padrone esce, non vi è più il rischio di dimenticarle accese.

Vantaggi dell’Internet of Things

L’Internet delle Cose consente di rendere più semplici i piccoli compiti del quotidiano. Tra i principali vantaggi ricordiamo:

Internet of Things

La correlazione tra 5G e Internet of Things

5G e IoT rappresentano una svolta davvero epocale. Infatti, il 5G grazie alle sue caratteristiche e al cosiddetto “network slicing” consente già la connessione di un numero di device più elevato rispetto al 4G, assicurando allo stesso tempo prestazioni, tempi di latenza e affidabilità che fino a qualche anno fa non erano possibili. Inoltre, secondo le stime il 5G consentirà all’IoT di passare dagli attuali 20 miliardi di dispositivi connessi ai 76 miliardi ipotizzati per il 2025.

Il futuro dell’IoT in Italia

Nei prossimi anni l’Internet of Things si espanderà in modo da conquistare quasi tutti i campi della vita quotidiana. Intelligenza artificiale, big data e IoT sono tecnologie fra loro connesse a livello profondo e lo saranno sempre di più in futuro

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta un’occasione incredibile per il mercato IoT italiano. In base a un’indagine eseguita dall’ Osservatorio IoT del Politecnico di Milano il 70% delle grandi aziende ha ben chiare quali siano le opportunità che scaturiscono dal PNRR in tema IoT, mentre il restante 30% delle PMI non è in grado di dare un parere in relazione a tale tematica, dimostrando ancora una certa distanza sulla questione. Nei prossimi anni, pertanto, sarà necessario per le aziende italiane stare al passo coi tempi costruendosi un bagaglio di competenze in tema IoT.

Verso un futuro più smart

La strada verso un futuro più smart è già ben delineata, ma è fondamentale comprendere l’importanza di queste tecnologie per adattarsi alla transizione digitale in atto ed evolversi con consapevolezza.

Se t’interessano queste tematiche e vuoi tenerti aggiornato/a continua a leggere il nostro JOurnal. Se, invece, cerchi un partner per i tuoi progetti contattaci, compilando il modulo qui in basso. Il team di PMF Research sarà felice di aiutarti!

Cerchi partner per progetti ICT? Chiedi a PMF Research compilando il contact form

PKU Smart Sensor

Il progetto PKU Smart Sensor (n. 08RG7211000341 – CUP G89J18000710007) è stato finanziato grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014/2020 Sicilia, nell’ambito dell’Asse 1 – Obiettivo Specifico 1.1 – Azione 1.1.5. “Realizzazione e validazione di un sistema Point-of-Care, per il monitoraggio home-testing di fenilalanina in pazienti affetti da iperfenilalaninemie”. Importo spesa ammissibile PMF Srl: 208.864,00 euro. Importo contributo PMF Srl: 146.674,00 euro. Il contenuto di questo sito web è sotto la responsabilità della PMF Srl e non riflette necessariamente le opinioni della Commissione Europea.

VESTA

Il progetto VESTA (n. F/050074/02/X32 – CUP B58I17000190008) è stato finanziato grazie all’Asse 1 Priorità di investimento 1.b Azione 1.1.3 LDR. BANDO HORIZON 2020 – PON 2014/2020 “Realizzazione di un sistema di sicurezza (antifurto) evoluto basato su tecnologie innovative di ispezione radio a corto raggio e su sensori multimediali audio/video miniaturizzati”. Importo spesa ammissibile PMF Srl: 299.915,01 euro. Importo contributo PMF Srl: 131.284,02 euro. Il contenuto di questo sito web è sotto la responsabilità della PMF Srl e non riflette necessariamente le opinioni della Commissione Europea.

MINERVA

Il progetto MINERVA (n. F/190045/01/X44 – CUP B61B1900048008) è stato finanziato grazie al Fondo per la Crescita Sostenibile – Sportello “Fabbrica intelligente” PON I&C 2014-2020, di cui al DM 5 marzo 2018 Capo III. Metodi Innovativi e-learning e realtà virtuale in azienda. Importo spesa ammissibile PMF Srl: 274.791,25 euro. Importo contributo PMF Srl: 160.532,00 euro. Il contenuto di questo sito web è sotto la responsabilità della PMF Srl e non riflette necessariamente le opinioni della Commissione Europea.

SECESTA ViaSafe

Il progetto SECESTA ViaSafe (n. 08CT6202000208 – CUP G69J18001010007) è stato finanziato grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014/2020 Sicilia, nell’ambito dell’Asse 1 – Obiettivo Specifico 1.1 – Azione 1.1.5. “Applicazione della rete di monitoraggio dalla ricaduta di cenere vulcanica dell’Etna alla gestione della mobilità nel territorio etneo”. Importo spesa ammissibile PMF Srl: 267.400,00 euro. Importo contributo PMF Srl: 190.752,00 euro. Il contenuto di questo sito web è sotto la responsabilità della PMF Srl e non riflette necessariamente le opinioni della Commissione Europea.

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso.