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ICT: che cos’è, quando ha origine e quali vantaggi offre

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Il termine ICT è un acronimo, ormai, molto diffuso nel mondo dell’informatica e letteralmente significa “Information and Communication Technology” ossia tecnologia dell’informazione e della comunicazione. In realtà, dare una definizione semplice e specifica di cosa sia l’ICT risulta complicato, in quanto include parecchie sfaccettature.

In sintesi, si riferisce a varie tecnologie di comunicazione: internet, radio, televisione, telefoni cellulari, hardware e software di rete, sistemi satellitari e così via. L’origine dell’ICT è più o meno recente, infatti il vero e proprio boom è avvenuto negli anni ‘90 con la nascita del World Wide Web (www). In questo periodo storico si diffusero sempre di più sia la digitalizzazione che le reti telefoniche, contribuendo al fenomeno della “globalizzazione”. All’inizio del nuovo millennio nacque l’ICT che conosciamo oggi, quando l’IT, cioè la tecnologia dell’informazione e la CT, la tecnologia delle comunicazioni, si unirono. 

Indice dei contenuti

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ICT: in che modo si collega alla digital transformation

A seguito della crescente diffusione del web, oggi ICT e IT sono diventate sempre più fondamentali in ogni ambito, accorciando le distanze tra le persone, creando nuove opportunità e nuove professioni e migliorando l’efficienza e la produttività in quasi tutti i settori. È chiaro che ICT e IT siano interconnesse e che entrambe contribuiscano alla digital transformation, in quanto quest’ultima va di pari passo con l’innovazione. Spesso, tutti noi fatichiamo a tenere il passo con la tecnologia e con il suo impatto, ma soprattutto le aziende, per competere in modo efficace e crescere, non possono prescindere dall’attuare una vera digital transformation.

Differenze tra IT e ICT

La differenza tra IT e ICT non è così netta perché spesso i due ambiti camminano di pari passo. In sostanza, l’ICT è più focalizzata sulle tecnologie di comunicazione, quali internet, reti wireless, telefoni cellulari e altri mezzi di comunicazione; l’IT rappresenta più l’uso di qualsiasi computer, sistema di archiviazione, di networking e altri dispositivi utili a creare, elaborare, archiviare, proteggere e scambiare dati elettronici.

Un’azienda attenta all’innovazione digitale si evolve in entrambi gli ambiti: da una parte sarà attenta ad avere un “sistema IT” efficiente (PC, router, reti, software, gestionali aziendali, ecc.), dall’altra utilizzerà i propri sistemi IT anche in “ambito ICT” ad esempio per gestire e sviluppare siti aziendali, piattaforme web, servizi cloud, comunicazione interna o con i clienti, marketing online.

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Le macrocategorie dell’ICT

Dopo aver visto cos’è la tecnologia dell’informazione e della comunicazione e come si collega alla digital transformation, è arrivato il momento di scoprire quali siano nel concreto le tecnologie ICT. Le principali macrocategorie sono:

Un esempio concreto di ICT

Un esempio lampante di ICT è quello applicato al settore bancario. Perché andare in una filiale di una banca quando puoi andare su un sito web o su un’app per smartphone e gestire le operazioni finanziarie da remoto? Inoltre, grazie all’ICT è stato possibile creare le carte di debito e di credito, gli ATM (presenti praticamente in tutto il mondo) e l’Internet banking, tutti servizi molto comodi per l’utente  che hanno di gran lunga migliorato la qualità della vita.

Quali sono i vantaggi dell’utilizzo di tecnologie ICT per le aziende

Lo sviluppo delle tecnologie ICT ha apportato molteplici vantaggi all’interno delle aziende, tra questi:

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Comprendere l’importanza di queste tecnologie è fondamentale per fare un passo in avanti nel processo di digitalizzazione. Il digitale fa, ormai, parte delle nostre vite e senza dubbio la tecnologia dell’informazione e della comunicazione progredirà sempre più velocemente. A tal proposito, se si vuole mantenere una determinata autorità all’interno del mercato è bene non tardare ad abbracciare queste nuove tecnologie.

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Il progetto PKU Smart Sensor (n. 08RG7211000341 – CUP G89J18000710007) è stato finanziato grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014/2020 Sicilia, nell’ambito dell’Asse 1 – Obiettivo Specifico 1.1 – Azione 1.1.5. “Realizzazione e validazione di un sistema Point-of-Care, per il monitoraggio home-testing di fenilalanina in pazienti affetti da iperfenilalaninemie”. Importo spesa ammissibile PMF Srl: 208.864,00 euro. Importo contributo PMF Srl: 146.674,00 euro. Il contenuto di questo sito web è sotto la responsabilità della PMF Srl e non riflette necessariamente le opinioni della Commissione Europea.

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Il progetto SECESTA ViaSafe (n. 08CT6202000208 – CUP G69J18001010007) è stato finanziato grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014/2020 Sicilia, nell’ambito dell’Asse 1 – Obiettivo Specifico 1.1 – Azione 1.1.5. “Applicazione della rete di monitoraggio dalla ricaduta di cenere vulcanica dell’Etna alla gestione della mobilità nel territorio etneo”. Importo spesa ammissibile PMF Srl: 267.400,00 euro. Importo contributo PMF Srl: 190.752,00 euro. Il contenuto di questo sito web è sotto la responsabilità della PMF Srl e non riflette necessariamente le opinioni della Commissione Europea.

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